Il costo delle auto elettriche e di quelle a benzina

Il 2025 rappresenta un punto di svolta per l’industria automobilistica europea e per il settore automotive mondiale. Se il 2035 è l’anno noto per l’addio definitivo ai motori endotermici, il 2025 anticipa questa trasformazione con norme stringenti sulla riduzione delle emissioni di CO2. Le case automobilistiche si trovano a fronteggiare un obiettivo ambizioso: abbassare le emissioni medie a 93,6 g/km, contro i 115,1 g/km stabiliti per il periodo 2020-2024. Questo cambiamento avrà un impatto diretto sui consumatori, influenzando il prezzo delle auto a benzina e favorendo il mercato delle auto elettriche.

Perché le auto a benzina costeranno di più?

Le case automobilistiche che non rispettano i nuovi limiti di emissioni di CO2 saranno costrette a pagare sanzioni di 95 euro per ogni grammo di CO2 eccedente, moltiplicato per ogni veicolo venduto. Ad esempio, gruppi come Ford e Volkswagen rischiano di pagare miliardi di euro in multe, se non riusciranno a ridurre le emissioni.

Per compensare, le aziende potrebbero scegliere di:

  • Ridurre la produzione di auto a benzina. Un’offerta minore porterà inevitabilmente a un aumento dei prezzi
  • Trasferire i costi delle multe sui consumatori. Questo potrebbe rendere le auto a benzina significativamente più costose

Molti costruttori stanno già annunciando riduzioni di produzione per i veicoli a motore endotermico. Ad esempio, Stellantis ha dichiarato che dal 2024 taglierà la produzione di modelli tradizionali per rispettare le normative. Una domanda stabile di auto a benzina, unita a una minore offerta, porterà a un aumento fisiologico dei prezzi. Negli ultimi anni, i problemi legati alla catena di approvvigionamento e alla scarsità di materie prime hanno già influito negativamente sui prezzi delle auto. Nel 2025, con un’ulteriore riduzione delle auto tradizionali sul mercato, ci si aspetta una nuova impennata dei prezzi sia per i veicoli nuovi che per quelli usati.

Perché le auto elettriche costeranno di meno?

Per rispettare i limiti di emissione, i produttori devono aumentare le vendite di auto elettriche, puntando a una quota di mercato del 20-25%. Per farlo, potrebbero lanciare campagne promozionali aggressive, offrendo sconti e incentivi per stimolare l’acquisto.

Ad esempio:

  • Prezzi più competitivi sui modelli elettrici
  • Pacchetti di incentivi legati a finanziamenti o leasing

La tecnologia delle batterie sta rapidamente evolvendo, con una riduzione progressiva dei costi di produzione. Inoltre, il maggior volume di produzione di veicoli elettrici consentirà economie di scala, rendendo queste auto più accessibili per il grande pubblico. I concessionari inoltre potrebbero essere incentivati a promuovere auto elettriche, anche a discapito delle esigenze dei clienti. Questo scenario potrebbe generare una spinta forzata verso le EV, con il rischio di clienti insoddisfatti a causa di acquisti non adeguati alle loro necessità.

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Consigli per i consumatori: acquistare o attendere?

Chi desidera acquistare un’auto a combustione tradizionale dovrebbe muoversi velocemente. I prezzi sono destinati ad aumentare già nel 2024, specialmente per i veicoli con emissioni superiori ai 100 g/km. Se invece sei orientato verso un’auto elettrica, potrebbe essere conveniente aspettare. Con l’aumento delle offerte promozionali e il probabile calo dei prezzi, il 2025 potrebbe essere il momento ideale per acquistare una EV.

Le auto ibride e plug-in: un caso a parte

Le auto ibride plug-in (PHEV) rappresentano una soluzione intermedia. Grazie alle basse emissioni dichiarate nel ciclo di omologazione WLTP, queste vetture aiutano i produttori a rispettare i limiti di CO2. Di conseguenza, ci si aspetta un aumento delle offerte promozionali per questi modelli, anche a causa della concorrenza di nuovi player cinesi.

Quali gruppi automobilistici rischiano di più?

Non tutte le case automobilistiche sono ugualmente vicine agli obiettivi 2025. Secondo i dati, Ford e Volkswagen sono tra i gruppi più distanti dai nuovi limiti, con un gap di oltre 25 g/km. Al contrario, Volvo e il pool Tesla-Honda-Jaguar Land Rover sono già in regola grazie alla loro strategia focalizzata sull’elettrico.

I “pool” e il ruolo della collaborazione tra gruppi

Per rispettare i limiti, alcune case automobilistiche stanno formando alleanze, dette “pool”. Questi accordi consentono ai produttori con emissioni elevate di compensare il proprio bilancio associandosi a gruppi con una forte quota di veicoli elettrici. Ad esempio:

  • Toyota ha collaborato con Mazda, Subaru e Suzuki
  • Suzuki si è recentemente unita a Volvo

Eccezioni e strategie future

Alcuni marchi di nicchia, come Ferrari e Lamborghini, sono esentati dai nuovi limiti fino al 2035, mentre produttori come Porsche beneficiano di deroghe fino al 2029. Tuttavia, anche per loro, l’elettrificazione è inevitabile.

(fonte immagine: Freepik)