Il settore automotive verso l’elettrico

La transizione automotive verso motorizzazioni alternative ai carburanti fossili sta accelerando. Negli ultimi due anni, le auto elettriche e ibride hanno conquistato quote di mercato sempre maggiori. L’idrogeno invece resta in una fase più sperimentale ma promettente in alcuni ambiti. Il 2024 è stato un anno record per le vendite di auto elettriche nel mondo. Si sono venduti poco più di 10,9 milioni di veicoli elettrici a batteria (BEV) a livello globale, con una crescita del +14% rispetto al 2023. Questo significa che oltre il 12% delle auto nuove vendute nel mondo è completamente elettrico, una percentuale in aumento rispetto al 10,7% dell’anno precedente.

Se includiamo anche le ibride plug-in (PHEV), la cifra è ancora più alta. La spinta è trainata in gran parte dalla Cina, il più grande mercato EV. Qui si concentra più della metà della domanda mondiale di auto elettriche. Le case automobilistiche cinesi come BYD, Geely (proprietaria, tra l’altro, di marchi come Volvo e Polestar) e NIO stanno crescendo esponenzialmente, grazie a decine di nuovi modelli elettrici competitivi. Anche negli Stati Uniti e in Europa le immatricolazioni di EV sono aumentate, sebbene a ritmi più lenti rispetto alla Cina. Un report indica che nella prima metà del 2024 le vendite globali di veicoli elettrici (BEV+PHEV) sono salite del 20% rispetto all’anno precedente​.

I trend dell’automotive

Questo trend è destinato a proseguire: normative ambientali più stringenti e incentivi economici spingono verso l’abbandono graduale dei motori a combustione interna. Oltre 50 paesi (e alcuni stati USA) hanno annunciato lo stop alla vendita di auto a benzina/diesel entro il 2030-2040, mentre l’Unione Europea ha confermato il phase-out al 2035 per le auto non a zero emissioni. Di conseguenza le case tradizionali stanno lanciando sempre più modelli elettrici: SUV, berline e perfino citycar a batteria oggi arricchiscono i listini di tutti i principali brand.

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Autonomia e costo dei veicoli elettrici

L’autonomia media continua a crescere (grazie a batterie più capienti e dense di energia), alleviando l’ansia da ricarica. Molti modelli del 2024 superano i 400-500 km di autonomia reale con una carica. Allo stesso tempo, si amplia la rete di ricarica pubblica rapida e domestica, rendendo più pratico l’uso quotidiano di un EV. Una sfida che rimane aperta è quella del costo. Malgrado un calo di circa il 50% nel prezzo delle celle batteria negli ultimi anni, le auto elettriche sono ancora in media più costose delle equivalenti a benzina​. Ad ogni modo la differenza si sta assottigliando e alcuni modelli elettrici compatti iniziano ad avere prezzi abbordabili. Soprattutto considerando i minori costi di esercizio (elettricità vs carburante, minore manutenzione).

In parallelo all’ascesa delle auto elettriche continuano a diffondersi le auto ibride, in particolare le ibride leggere (mild hybrid) e le ibride full. Queste soluzioni combinano motore termico e motore elettrico, offrendo un compromesso in termini di riduzione dei consumi ed emissioni senza dipendere interamente dalle colonnine. Anche le ibride plug-in (PHEV), ricaricabili alla spina, hanno trovato una loro nicchia. Molti SUV di fascia medio-alta offrono versioni PHEV capaci di 50-80 km in elettrico puro, ideali per gli spostamenti quotidiani, con il vantaggio di avere il motore a benzina per i viaggi lunghi senza sosta di ricarica.

L’idrogeno tra sperimentazione e futuro

Sul fronte dei veicoli a celle a combustibile (FCEV) a idrogeno, i progressi sono più lenti ma continui. Modelli come la Toyota Mirai e la Hyundai Nexo rappresentano attualmente le poche auto a idrogeno disponibili per clienti privati, con vendite limitate principalmente in Giappone, California e pochi paesi europei dotati di stazioni di rifornimento H₂. Nel 2024 la diffusione dell’idrogeno in ambito automotive rimane minima (nell’ordine di poche decine di migliaia di unità nel mondo), ma l’interesse resta alto soprattutto per applicazioni di trasporto pesante e lungo raggio, dove l’idrogeno potrebbe offrire autonomie elevate e rapidi rifornimenti.

Il futuro dell’automotive tra batterie e idrogeno

Nel frattempo, si investe nelle infrastrutture e in progetti pilota. Ad esempio, in Europa sono stati stanziati fondi per stazioni di idrogeno verde e flotte dimostrative di autobus e camion fuel cell​. La tecnologia delle celle a combustibile sta migliorando in efficienza e costi, ma deve affrontare sfide come la produzione sostenibile dell’idrogeno (che dev’essere “verde”, ricavato da fonti rinnovabili) e la sicurezza/logistica di stoccaggio. È opinione diffusa che nel breve termine l’elettrico a batteria rimarrà la soluzione dominante per la mobilità a zero emissioni. L’idrogeno invece troverà spazio soprattutto in settori specifici (veicoli commerciali, trasporto marittimo, aviazione e come storage energetico). L’evoluzione va comunque monitorata: se le promesse di idrogeno a basso costo e alta densità energetica si concretizzeranno, potremmo vedere più modelli FCEV sul mercato verso la fine del decennio.

(fonte immagine: Freepik)